Come cambierà la sicurezza digitale nelle reti di nuova generazione

Come cambierà la sicurezza digitale nelle reti di nuova generazione

Il panorama delle reti di nuova generazione è caratterizzato da una notevole complessità. Si intrecciano tecnologie avanzate come il cloud, l’elaborazione ai confini (edge computing) e l’intelligenza artificiale, creando un ambiente eterogeneo ma collegato da un elemento comune: i servizi. Come affermato da Andrea Billet, Responsabile del Servizio Certificazione e Supervisione presso l’Agenzia Nazionale per la Cybersecurity (ACN), durante la conferenza internazionale “5G&Co. – Everything is connected”, organizzata dal CNIT a Roma, “più vasta è l’area esposta, maggiore sarà la minaccia, e di conseguenza l’impegno richiesto a chi, a livello nazionale, è incaricato di gestire le criticità”. Secondo Billet, l’ambito digitale richiede regole, ma la sua natura priva di confini implica che occorra sviluppare sistemi regolatori che non siano in conflitto tra loro.

Un tema centrale, in questo contesto, è rappresentato dal “toolbox” europeo per il 5G, una vera e propria “cassetta degli attrezzi” che offre linee guida ai Paesi per l’implementazione delle reti mobili di nuova generazione.

Inoltre, Billet ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale, un campo che sta diventando sempre più rilevante. L’ACN, insieme a ENISA, l’Agenzia Europea per la Cybersecurity, sta lavorando per definire modalità efficaci di governance per l’IA, affrontando dubbi legittimi e costruendo framework di controllo. “In questo processo, collaboriamo anche con aziende che hanno sviluppato applicazioni di largo uso, come OpenAI e Anthropic”, ha aggiunto.

L’attività dell’ACN, tuttavia, non si limita solo alla gestione delle tecnologie emergenti. Come ha ribadito Billet, “Il successo del 5G sarà misurato dalla capacità di offrire servizi concreti agli utenti”. A tale proposito, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) svolge un ruolo fondamentale, facilitando un processo di qualificazione che consente di selezionare gli operatori che forniranno servizi alla Pubblica Amministrazione, con specifici requisiti tecnici e organizzativi. L’obiettivo è migliorare l’accesso ai servizi pubblici da parte dei cittadini, sfruttando il 5G come elemento chiave. Sarà infatti tramite i dispositivi mobili che si accederà a questi servizi, ma ciò richiede una pianificazione accurata e un’integrazione ben progettata.

La sfida principale, quando si parla di 5G e cybersecurity, è la convergenza tecnologica. Il vantaggio dell’ACN è la possibilità di affrontare le problematiche in modo unificato, lavorando su più fronti per promuovere una visione integrata dell’Italia all’interno dell’Europa. Concludendo, Billet ha affermato: “L’obiettivo comune è incentivare l’innovazione delle reti, assicurandosi che le tecnologie mobili vengano scrutinate e integrate con un approccio attento e coordinato”.