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Strategie di social media marketing

Il social media marketing è quella branca del marketing che si occupa di generare visibilità e interazioni sui social per imprese e attività. Attraverso i social media queste aziende trasmettono dei messaggi e valori, fidelizzano i clienti o ne raggiungono di nuovi.

La pubblicità offline “gira” indipendentemente dalla nostra volontà, pensiamo a quella sui media tradizionali (come la televisione o la radio) o sui cartelloni pubblicitari. Nel web, invece, la visibilità è dettata dagli algoritmi che utilizzano l’engagement per capire se il contenuto può interessare o meno altri utenti e a quali. Quest’engagement è dato dalle interazioni degli utenti. È fondamentale quindi creare contenuti che attraggano l’utente, incitandolo a compiere un’azione (mettere like, commentare, condividere, cliccare su link esterni ecc.) e per questo necessario avere una strategia social.

Le fasi di una strategia social

Una strategia social efficace segue quattro fasi di sviluppo.

La fase più importante è la prima, la fase di pianificazione, nella quale si identificano gli obiettivi che vogliamo raggiungere e il target di riferimento. Questo ci permetterà di capire come rappresentare il nostro business al meglio e in che modo farlo, passando a:

  • Definire il canale di comunicazione. È importante capire che non tutti i canali si adattano al nostro business;
  • Definire il formato dei contenuti che possa meglio adattarsi al tipo di messaggio che vogliamo trasmettere, scegliendo tra video, foto, immagini, infografiche, testimonial, ecc.;
  • Definire il tono della comunicazione, più o meno formale.

La fase successiva è quella della programmazione, che viene organizzata attraverso piani editoriali e calendari editoriali, nei primi si definisce la strategia, nei secondi la si programma applicandola concretamente lungo un arco temporale.

Si passa poi alla fase della creazione, in cui vengono realizzati concretamente i contenuti e i copy, ossia i testi che andranno ad accompagnarli.

Infine c’è la fase della gestione e monitoraggio, che avviene attraverso dei tool che permettono di programmare post e monitorare l’andamento e i risultati della nostra strategia. Un esempio è Meta Business Suite, la piattaforma che da accesso alla gestione di pagine Facebook e Instagram

Quale canale di comunicazione scegliere?

  • Facebook si presta per profilare il target group e ideare campagne pubblicitarie. Attraverso l’analisi degli utenti che interagiscono, è possibile raccogliere informazioni sui tuoi potenziali clienti, studiare i loro comportamenti, scoprire le loro aspettative e necessità con lo scopo di realizzare il prodotto o il servizio che renda la tua azienda indispensabile;
  • Twitter consente di interagire con le persone in modo immediato, raccogliere feedback, intercettare bisogni, e, in alcuni casi, può rappresentare una risorsa efficace anche per fornire assistenza ai clienti in maniera rapida e immediata;
  • YouTube permette di condurre attività di video marketing, storytelling emozionali ed è particolarmente efficace per fidelizzare il pubblico;
  • Instagram consente di generare valore intorno al brand sfruttando il potenziale della comunicazione visiva e si presta per attività promozionali mirate;
  • LinkedIn è ideale per curare i contatti con i propri collaboratori, realizzare comunicazioni tra business e attività di assunzione.

Perché rivolgersi ad un’agenzia per curare la tua comunicazione?

Siamo tutti utenti delle piattaforme social che vorremmo sfruttare come vetrine del nostro business ma non tutti siamo social media marketer.

I principi della gestione di una pagina social aziendale non possono essere gli stessi del proprio profilo personale poiché le finalità sono completamente diverse: l’obiettivo della nostra pagina aziendale non è quello di rimanere in contatto con familiari ed amici ma presentare e promuovere la nostra attività.

Puoi gestire la pagina del tuo business in autonomia ma affidarsi ad un’agenzia che ha le competenze per organizzare una buona strategia di comunicazione, unita alle conoscenze degli strumenti di preparazione dei contenuti risulta la scelta migliore.

Corporate storytelling: ogni azienda ha una storia da raccontare

Per corporate storytelling si intende il racconto dell’identità, della storia, dei significati e valori dell’azienda, attraverso una narrazione efficace.

Raccontandosi, l’azienda crea una connessione, anche emotiva, con il pubblico di riferimento, mettendo in evidenza eventuali punti comuni e differenziandosi dalla concorrenza nella mente dei consumatori.

Lo storytelling aggiunge valore al brand e al prodotto, che diventano qualcosa di più.

 

Perché fare corporate storytelling?

I consumatori di oggi sono al centro di un sovraccarico di informazioni e di conseguenza sono molto più selettivi nella scelta dei contenuti, ignorando quelli che percepiscono come puramente commerciali e autoreferenziali.

Il corporate storytelling rappresenta un’alternativa basata su una comunicazione informativa e emotivamente coinvolgente: si cerca di attrarre il consumatore/ spettatore della storia, verso il contenuto e non imporlo.

L’obiettivo che lo storytelling si pone è che l’utente associ inconsciamente un determinato prodotto o servizio all’azienda stessa, diventando quasi un fan: non solo acquista il prodotto o servizio ma ne parla, condivide la sua esperienza e addirittura coinvolge altre persone influenzandole nelle scelte d’acquisto.

Si cerca di attivare nel cliente un processo di identificazione, spingendolo a ritrovare parti di sé nel racconto, per similitudine o differenza. Tutto è fatto in modo che, per mezzo della storia, il brand sia ricordato in maniera più forte e lo si scelga tra gli altri perché in esso si nutre stima e fiducia.

 

Impostare una strategia di storytelling

Per impostare una strategia di storytelling è importante partire dalla definizione dell’identità aziendale recuperando le informazioni storiche e il percorso del brand, raccontandolo in un arco temporale preciso e strutturando una narrazione dal forte impatto persuasivo, ponendo giusta enfasi ai dettagli che la rendono autentica.

Se l’azienda è nata da poco la narrazione può utilizzare i valori che hanno fatto da base alla costruzione o si può partire dai prodotti e servizi offerti, dalle intuizioni o idee creative.

Per creare un corporate storytelling si può rispondere a domande come: Cosa ha portato alla nascita dell’azienda? Cosa produce/offre? In che situazioni o condizione si utilizzano i prodotti o servizi che si offrono? Qual è il processo di realizzazione e distribuzione del prodotto/servizio? Raccontando poi l’azienda come luogo di lavoro e la sua responsabilità sociale d’impresa, ovvero dell’impegno in temi e questioni sociali o ambientali.

Bisogna tenere a mente che uno storytelling d’impresa deve:

  • Essere autentico, accattivante, creativo, condividendo valori, mission, vision del brand nella maniera più chiara e diretta possibile;
  • Poggiare le basi per una relazione di fiducia tra l’azienda e il target;

La struttura narrativa dello storytelling fa si che si adatti sia a contenuti testuali che visivi, bisogna solo valutare il canale più idoneo a trasmettere il tipo di messaggio che si vuole veicolare; I social media, ad esempio, sono un ottimo mezzo grazie al quale possiamo raccontare anche piccoli aspetti quotidiani di un’azienda che vanno ad aggiungersi al racconto unitario.