Che cos’è Plesk e a cosa serve?

Se gestisci un sito web, sei sicuramente consapevole dell’importanza di un buon pannello di controllo per semplificare la gestione del server, dei domini e di tutti gli aspetti tecnici. Tra i più popolari e apprezzati, uno dei nomi che potrebbe esserti già familiare è Plesk. Ma cos’è esattamente Plesk? E come può esserti utile nella gestione del tuo sito web o server?

In questo articolo esploreremo in dettaglio che cos’è Plesk, come funziona e quali sono i suoi principali utilizzi.

Cos’è Plesk?

Plesk è una piattaforma di gestione del server e pannello di controllo web utilizzato per amministrare e configurare server web in modo semplice e intuitivo. Nato negli anni ’90 come un pannello di controllo per hosting, Plesk è oggi uno degli strumenti più utilizzati a livello mondiale, particolarmente popolare tra gli amministratori di server e le agenzie di hosting.

La sua funzione principale è quella di semplificare e centralizzare la gestione di diverse operazioni che altrimenti richiederebbero competenze tecniche avanzate. Attraverso Plesk, anche chi non ha esperienza da amministratore di sistema può gestire con facilità i propri server e i siti web ospitati su di essi.

A cosa serve Plesk?

Plesk è un software molto versatile, che offre una vasta gamma di funzioni per semplificare la gestione dei server e dei siti web. Di seguito esploreremo alcuni degli usi principali di Plesk.

1. Gestione dei domini

Con Plesk, puoi gestire facilmente i domini associati al tuo server. La piattaforma ti consente di:

  • Aggiungere, modificare e rimuovere domini: Puoi configurare nuovi domini e sottodomini con pochi clic, senza la necessità di operare tramite comandi SSH.
  • Gestire DNS: Puoi configurare i record DNS per ogni dominio, garantendo che il traffico web venga indirizzato correttamente verso i server.

2. Gestione delle email

Plesk ti permette anche di gestire le caselle di posta elettronica associate ai tuoi domini. Questo include la creazione di account email, la configurazione di filtri antispam, la gestione delle liste di distribuzione e molto altro. In poche parole, puoi creare e amministrare il sistema di posta direttamente dal pannello di controllo.

3. Gestione dei database

Un altro aspetto fondamentale nella gestione di un sito web è la gestione dei database. Con Plesk, puoi creare, modificare e amministrare database MySQL, PostgreSQL e altri, senza dover accedere manualmente al server o usare comandi SQL avanzati. È particolarmente utile se il tuo sito utilizza un sistema di gestione dei contenuti (CMS) come WordPress o Joomla, che si basano su database per archiviare contenuti e configurazioni.

4. Gestione delle applicazioni

Plesk offre un marketplace di applicazioni integrato, che ti consente di installare e gestire facilmente applicazioni e CMS più diffusi, come WordPress, Joomla, Drupal e altri, direttamente dal pannello di controllo. Non è necessario essere esperti in programmazione o amministrazione del server per installare queste applicazioni, tutto è automatizzato e gestito tramite un’interfaccia grafica user-friendly.

5. Sicurezza avanzata

La sicurezza è un aspetto cruciale nella gestione di un sito web o di un server. Plesk include diverse funzionalità per proteggere i tuoi dati e garantire la sicurezza del server. Alcuni strumenti di sicurezza che Plesk offre sono:

  • Firewall e protezione DDoS: Plesk include firewall integrati per proteggere il server da attacchi esterni.
  • Backup e ripristino: Plesk ti permette di creare backup regolari del tuo sito web e dei tuoi dati, in modo da poterli ripristinare facilmente in caso di problemi.
  • SSL/TLS: Plesk offre supporto per la gestione dei certificati SSL, essenziali per criptare la comunicazione tra il sito web e gli utenti, migliorando la sicurezza e la fiducia degli utenti.

6. Monitoraggio delle risorse e delle performance

Plesk include strumenti di monitoraggio delle risorse che ti permettono di tenere sotto controllo le performance del tuo server, come l’utilizzo della CPU, della memoria, dello spazio su disco e del traffico di rete. Questo ti consente di identificare potenziali colli di bottiglia o problemi prima che diventino gravi.

7. Gestione multi-utente e multi-sito

Plesk è particolarmente utile per chi gestisce più siti web, come le agenzie di web hosting o i fornitori di servizi. La piattaforma offre accessi differenziati per più utenti, consentendo a ciascuno di avere il proprio spazio di gestione senza interferire con gli altri. Puoi configurare e personalizzare l’accesso per amministratori, sviluppatori, clienti o utenti finali, a seconda delle necessità.

Chi dovrebbe usare Plesk?

Plesk è un’ottima soluzione per una varietà di utenti, tra cui:

  • Proprietari di siti web che non vogliono o non possono occuparsi degli aspetti tecnici di un server.
  • Sviluppatori web e agenzie che gestiscono più siti web o progetti per conto di clienti.
  • Fornitori di hosting che offrono server condivisi, VPS o soluzioni dedicate.
  • Amministratori di sistema che preferiscono un’interfaccia grafica rispetto a gestire il server tramite terminale.

Vantaggi di Plesk

  • Interfaccia intuitiva: Plesk è noto per la sua interfaccia grafica facile da usare, che permette anche a chi non ha esperienza tecnica di gestire un server senza difficoltà.
  • Automazione: Molte operazioni sono automatizzate, come l’installazione di applicazioni e la configurazione di backup, rendendo la gestione del server più semplice e veloce.
  • Versatilità: Plesk supporta diversi tipi di server, da quelli condivisi a quelli dedicati, e offre supporto per una vasta gamma di tecnologie web.
  • Sicurezza integrata: Con i suoi strumenti avanzati di protezione e backup, Plesk garantisce un ambiente sicuro per i tuoi siti web e i dati sensibili.

Conclusione

Plesk è una soluzione potente e versatile per chi gestisce siti web e server. Che tu sia un piccolo imprenditore, un sviluppatore o un fornitore di hosting, questo pannello di controllo ti offre tutto ciò di cui hai bisogno per semplificare la gestione del server, delle applicazioni e dei domini. Con la sua interfaccia user-friendly, le funzionalità avanzate e l’ampio supporto per le tecnologie web moderne, Plesk è una scelta ideale per chi cerca un controllo completo e sicuro su tutto ciò che riguarda il proprio ambiente web.

L’importanza del backup dei siti web

Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e i problemi informatici possono sorgere in qualsiasi momento e mettere a repentaglio il funzionamento del tuo sito web.

I backup non servono solo in caso di attacchi hacker, poiché si può rischiare di corrompere il proprio sito anche a causa di aggiornamenti non riusciti del CMS al quale ci si affida o a uno dei plug-in installati.

Per questo mettere in sicurezza i dati è fondamentale per garantire la continuità operativa del sito.

Per backup si intende la copia esatta di tutte le componenti del sito web, che comprendono file di codice del sito, tutti i database, le immagini e le componenti aggiuntive come temi e plug-in utilizzati per la realizzazione, e la successiva archiviazione in un luogo sicuro.

Questo renderà più veloce il ripristino del sito nel caso in cui l’originale venga danneggiato, corrotto o cancellato, senza bisogno di doverlo ricostruire da zero.

Per eseguire il backup del sito si può:

  • Utilizzare il sistema di backup integrato dalla piattaforma di hosting alla quale ci si affida (ad esempio Plesk o cPanel), la soluzione più veloce e pratica;
  • Utilizzare servizi di backup a pagamento, che garantiscono backup regolari senza doversene preoccupare in prima persona;
  • Eseguirlo manualmente, opzione che richiede più tempo ma che garantisce un maggior controllo sui dati e si rivela particolarmente utile se si deve ricaricare il backup su un tipo di account hosting differente.

Esistono tre tipologie di backup:

  • Backup completo, che consiste nella copia di tutti i dati che vengono archiviati consentendo di ripristinare il sito in maniera completa in caso di necessità. Questo richiederà maggior tempo e spazio occupato;
  • Backup differenziale, che si concentra sulla copia dei dati modificati rispetto all’ultimo backup completo;
  • Backup incrementale, che prevede la copia dei dati modificati dall’ultimo backup, tenendo conto sia del backup completo che dei successivi backup differenziali.

Ogni quanto eseguire il backup del sito?

Per essere utile, il backup del sito deve essere fatto periodicamente, in modo tale da archiviare la copia più aggiornata possibile.

Non esistono intervalli di tempo ottimali, la cadenza con cui andrebbe eseguito il backup dipende dalla quantità di dati e contenuti realizzati e caricati ogni giorno. Se le modifiche al sito non sono frequenti si può optare per backup mensili, ma in alcuni casi è inevitabile eseguire backup giornalieri.

Ripristinare il sito web

Prima di effettuare il restore, o ripristino del sito web con tutti i suoi file in una versione attiva e funzionante è consigliabile cancellare i file residui del sito non più attivo e svuotare il database.

La procedura di ripristino del sito da backup varia in base alle impostazioni dell’hosting provider, nella maggior parte dei casi basta selezionare i file e database da ripristinare.

Una volta che l’operazione di ripristino è stata effettuata, prima di verificare che il restore sia andato a buon fine e che il sito sia tornato a funzionare correttamente, ricorda di svuotare la cache.

Testare i Web server: test di carico e stress test

Le performance di un sito web possono dipendere da svariati fattori come il server, i contenuti, l’asset, lo script, il traffico, i framework, il database, etc. quindi è difficile individuare immediatamente la fonte di alcune problematiche che compromettono metriche fondamentali per il posizionamento SEO del sito e per la sua visibilità online.

Sia prima che dopo la pubblicazione di un sito web è consigliabile fare dei test su quanto sviluppato, che siano in grado di fornire un quadro della performance del sito, individuando colli di bottiglia e problemi di usabilità, per intervenire e migliorare le prestazioni dove necessario.

Ci sono due tipologie di test delle prestazioni che si eseguono sui web server:

  • Test di carico, che hanno lo scopo di esaminare il comportamento del sistema in condizioni di carico normali, simulandolo. Attraverso questo si evidenzia la reattività, la stabilità, la scalabilità, l’affidabilità, la velocità e l’utilizzo delle risorse del software e dell’infrastruttura.
  • Stress test, che esaminano il comportamento del sistema in condizioni estreme fino a determinare la quantità massima di lavoro che un server è in grado di gestire senza che si rallentino i tempi di risposta. Si cercano perdite di memoria, rallentamenti, problemi di sicurezza e danneggiamento dei dati, osservando come si comporta e se si ripristina correttamente. La maggior parte dei siti web è soggetta a livelli di traffico abbastanza regolari ma potrebbero comunque presentarsi occasioni con carichi anomali.

Tools per i test

Esistono diversi tools con i quali eseguire i test, per i test di carico possiamo affidarci a:

  • Loader.io, strumento in cloud semplice da utilizzare e che permette di simulare carichi crescenti e attività diverse, anche su siti in sviluppo e aree riservate.
  • Locust, strumento versatile che ha come punto di forza la scalabilità, ovvero la possibilità di espansione potenzialmente infinita.
  • Apache JMeter, applicazione desktop open source, inizialmente creata per testare le applicazioni web, successivamente ha esteso i test a qualsiasi tipologia si software.

Mentre per gli stress test:

  • Apache Bench, open source di facile utilizzo e comprensione.
  • Siege, che può sottoporre a stress test un singolo URL con un numero definito di utenti o più URL in memoria e testarli contemporaneamente.
  • Funkload che permette di eseguire test su funzionalità, tempi di caricamento, performance, longevità e stress. Supporta inoltre i test sulle applicazioni web e mobile.

Le metriche e KPI

Scegliere le giuste metriche e KPI aiuta a valutare correttamente le prestazioni di un sistema, le più rilevanti sono:

  • Misurazione della scalabilità e delle prestazioni all’aumentare delle richieste http;
  • Tempo pagina necessario per recuperare tutte le informazioni in una pagina e pagine al secondo;
  • Throughput, dimensione dei dati di risposta al secondo;
  • Tempi di risposta dell’applicazione;
  • Hit time, tempo medio per recuperare un’immagine o una pagina;
  • Time To First Byte, tempo necessario per restituire il primo byte di dati o informazioni;
  • Connessioni non riuscite;
  • Time out, numero di richieste scadute;
  • Hit non riusciti, numero di tentativi falliti effettuati dal sistema (collegamenti interrotti o immagini non visualizzate);